Coltivazione:
Le Aloe sono piante tolleranti, non particolarmente difficili da coltivare. Bisogna prestare attenzione soprattutto al substrato, che deve essere ben drenato, costituito cioè da almeno un terzo di sabbia o ciottoli, perché le radici possono marcire facilmente. Può verificarsi anche la putrefazione delle foglie, se si bagnano troppo durante l’irrigazione o si innaffia troppo frequentemente. Le innaffiature possono essere quasi completamente sospese in inverno (è sufficiente una volta al mese) e, in primavera ed estate, è sufficiente annaffiare una o due volte ogni due settimane. Prima di ogni irrigazione, è meglio aspettare che il terreno sia completamente asciutto. L’aloe humilis ha bisogno di luce intensa, soprattutto in inverno. Può sopravvivere fino a una temperatura di 3-4ºC, quindi se vivi in una regione con inverni freddi, è meglio tenerlo in casa. Il rinvaso non è così frequente, perché le Aloe sono piante a crescita relativamente lenta.
Propagazione:
Il modo più semplice per propagare l’Aloe humilis è togliere i suoi numerosi polloni prodotti in primavera, e metterli a radicare in un substrato di sabbia.
Curiosità:
I prodotti a base di Aloe (ed in particolare le varietà di Aloe Vera) stanno vivendo da alcuni anni un periodo di intenso sfruttamento commerciale, solo in parte giustificato dalle effettive proprietà della pianta. Inoltre, le specie di Aloe sono frequentemente coltivate come piante ornamentali sia in giardino che in vaso perché altamente decorative e apprezzate dai collezionisti di piante grasse.